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lunedì 17 settembre 2007

mon interview à Bonnefoy

Qui c'è la mia intervista a Yves Bonnefoy, che tanto mi è piaciuto fare. Avrei voluto che questo breve incontro fosse durato di più, perché Bonnefoy è una di quelle persone che ti danno l'idea che parlare con loro sia altrettanto bello che leggerne l'opera. E visto che ci sono, metto qui un altro estratto da Les planches courbes (trad. italiana Le assi curve, Mondadori).

Ô poésie,
Je ne puis m'empêcher de te nommer
Par ton nom que l'on n'aime plus parmi ceux qui errent
Aujourd'hui dans les ruines de la parole.
Je prends le risque de m'adresser à toi, directement,
Comme dans l'éloquence des époques
Où l'on plaçait, la veille des jours de fête,
Au plus haut des colonnes des grandes salles,
Des guirlandes de feuilles et de fruits.

Je le fais, confiant que la mémoire,
Enseignant ses mots simples à ceux qui cherchent
À faire être le sens malgré l'énigme,
Leur fera déchiffrer, sur ses grandes pages,
Ton nom un et multiple, où bruleront
En silence, un feu clair,
Les serments de leurs doutes et de leurs peurs.
"Regardez, dira–t–elle, dans le seul livre
Qui s'écrive à travers les siècles, voyez croitre
Les signes dans les images. Et les montagnes
Bleuir au lion, pour vous être une terre
Ecoutez la musique qui élucide
De sa flute savante au faite des choses
Le son de la couleur dans ce qui est".

(da Le leurre des mots, p. 130)

13 commenti:

Anonimo ha detto...

WAW! :)

barbara68 ha detto...

zop, ne deduco che bonnefoy ti piace? :)

Anonimo ha detto...

Caspita! I miei complimenti...
Adesso leggerò con calma, sono appena tornato da Milano... e sono distrutto! Uffa, Milano mi stende! Un abbraccio, Oy

Anonimo ha detto...

Primo: complimenti!
Secondo: Io abito a qualche kilometro da Pordenone e quindi, salvo impegni imprevisti, mi hai incuriosito e domenica andrò ad ascoltarlo
Terzo: Complimenti!

ciao!

barbara68 ha detto...

ragazzi vi ringrazio, il merito, devo dire, è molto dell'intervistato. Mirco, sì, vai a vederlo, merita, merita. Oy, non lo dire a me, Milano ti svuota.... :)

Anonimo ha detto...

Scrivere poeticamente significa rivolgersi verso se stessi, per ritrovare in sé un’intelligenza della vita più diretta e più completa

bell'intervista

ciao, Barbara
Yz :)

barbara68 ha detto...

Yzma, credo che in quest'intervista ci siano asserzioni che riguardano anche in generale lo scrivere, quando questo è profondo, e ci permettono di capirlo meglio, ciao :)

Anonimo ha detto...

Ecco un autore che non conosco e che invece, da questa intervista (complimenti, Barbara, perché la "riuscita" di un'intervista dipende tanto dall'intervistato quanto dall'intervistatore) mi ha molto incuriosito. Così, a caldo, mi ha colpito l'immagine dei poeti come una sorta di "società segreta" e l'idea dello scrivere come un rivolgersi in se stessi per conoscersi più a fondo (e poi, evidentemente, comunicare ciò che siamo). Bello!

Anonimo ha detto...

cappello e gimnopedia di gratitudine :) LU

barbara68 ha detto...

Ilaria, per Bonnefoy l'effetto della poesia si estende al lettore, per lui credo che ci sia un rapporto di scambio, e poi il recupero della nozione di inconscio propria del surrealismi mi sembra interessantissima (e grazie! :)

DecaLU, il nostro poeta se lo merita proprio eh? se penso alla pace che mi da ogni volta che lo leggo :)

CalMaFdd ha detto...

Toh, Bonnefoy. Ho letto recentemente un suo libro intenso e denso (penso), "Racconti in sogno". Mi ci sono imbattuto per puro caso. Mo' vado a leggere l'intervista (ma allora sei intellettual'assai tu, guarda che faccio venire Mariottini)

barbara68 ha detto...

Bello Calma, mi fai venire voglia di leggerlo, e poi sei intellettuale quanto me, visto che come Bonnefoy siamo uno a uno. Sì dai, chiamiamo Mariottini, è un po' che non gioco a punchball (e bentornato!).

Anonimo ha detto...

Gracias intiresnuyu iformatsiyu

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

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  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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