ghmouq el ward
Quanta poesia in questo termine, "il tempo velato che accompagna la stagione delle rose" (ward, al singolare in quanto nome collettivo di specie). In dialetto tunisino, l'espressione ghmouq el ward (con gh che si pronuncia come una r arrotata, e la q che si pronuncia con un suono da chioccia emesso dalla parte bassa della glottide) indica il tempo di certi giorni di primavera, dalle nubi alte e bianche, che hanno l'effetto di attenuare la calura crescente.
Questo tempo veniva attribuito alla saggezza divina, grazie alla quale le rose rimanevano al riparo dal sole. Scorgo in questa concezione quella che può essere l'incredibile delicatezza della cultura araba, il profondo amore per i fiori, per le brezze (non a caso forse la radice di ruh, anima, è la stessa di riha, vento).
Questa credenza ha dato vita ad una recitazione poetica messa in forma da Mourad Sakli, nella quale una rosa, una nuvola e la luna dialogano tra loro, evocando l'interminabile lotta dei contrari, e che oppone la bruttezza alla bellezza, la speranza alla disperazione, l'individualismo all'altruismo. La storia prende avvio da una paura della morte, che si trasmuta in un attaccamento più forte alla vita, grazie all'amore.
L'ho comprato, questo disco, nel negozio di Sufian, che si chiama addiwan, nella medina di Tunisi, e ora lo ascolto, dicendomi che appena ho tempo chiedo a qualche conoscenza tunisina di aiutarmi a tradurlo.
12 commenti:
mi piace, e molto, come evochi questi lughi e queste culture, grazie :-)
(non so se te l'avevo già detto)
(poi un giorno spero che lo tradurrai davvero)
lughi starebbe per luoghi, eh
mi hai messo dentro
una forte voglia
di sentire
grazie francesco, se ho tempo... è quello che fa difetto...
aitan, lo porto a natale, oppure te lo spedisco a rate...:)
Passo in Off Topic e in punta di piedi per ringraziarti dei complimenti da me, purtroppo non so molto del tema che tratti nel post, quindi meglio se evito figuracce ^_*
Vi0la
http://parlamidite.splinder.com
ViOla, altro che complimenti, erano dovuti riconoscimenti, ciao :))
ahahahah Barbara mi hai fatto morire! li vuoi entrambi quali gli oggetti del catalogo? sono 53
eheheheheh ciao ^_*
Ho il vago ricordo (ma potrebbe trattarsi pure d'autopoiesi) di un'espressione usata per illustrare il concetto di "bellissimo". Suonava (ma potrei dire lucciole per lanterne) tipo "el dabr el bodor" o qualcosa del genere. Letteralmente significava "la luna della luna". La sentii una trentina d'anni fa da Mustafà, chissà che fine ha fatto, un algerino. Ne sai nulla?
ViOla, non so che dirti, a me cliccando ne uscivano solo due, riproverò, ma comunque li voglio tutti... :))
mau, non so, il arabo classico luna è qamr, potrebbe essere un'espressione dialettale, provaa fare una ricerca googolesca, e anzi lo faccio purio
http://myspace.drewpydraws.com/ccimages/Texastittybar.gif
mi sento cosiiiiiiiii solà :-( balla con me !! miao cry sniff
certo lefty, nel vento e tra le rose, miagolando alla luna... :) (però non c'è niente nel link... :(
ho delle belle rose tardive nel giardino, secondo te faccio male a non raccoglierle mai e a lasciarle sfiorire sul roseto?
Yz :-)
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