meteoriti
Ieri si è presentato allo sportello un tipo che cercava da dormire, e ci ha mostrato un foglio di dimissione dal centro psichiatrico di Lecco. Era classificato come ritardato mentale. Si riferiva che era aggressivo ma che con il Serenase diventava "trattabile". Lo dichiaravano consenziente al rilascio e concludevano che visto il suo "nomadismo" una terapia non era praticabile. Quest'uomo diceva di non aver dormito, se l'era fatta addosso, bisognava cercargli dei vestiti. Ma lui diceva di non essere capace di muoversi da solo, cercava di dare la mano ad uno degli operatori, aggrediva me e l'assistente sociale dcendo che era colpa nostra. Si picchiava in testa, diceva di volersi ammazzare, ad un certo punto ha cominciato a picchiare forte contro il vetro, poi a spogliarsi. Il mio collega è riuscito a tranquillizzarlo, poi l'ha accompagnato lui in qualche centro psichiatrico. Quando è andato via. M. ha indossato dei guanti e pulito tutto il vetro con l'alcool.
Si è scoperto che questa persona è un ex ferroviere, che vaga gratis per l'Italia con la sua tessera ferroviaria, passando da un centro psichiatrico a un dormitorio e così via, pur avendo una madre da qualche parte.
Poi è venuto un maghrebino per telefonare ad un centro di analisi, continuando a consultare un mucchio di carte che si era portato appresso, ad aprirle, chiuderle, sfogliarle, impilarle, piegarle e spiegarle nuovamente, e continuando a ripetere come un disco rotto che non aveva potuto fare un esame perché era ancora infiammato.
E' venuto un tipo a chiedermi un indirizzo di un dormitorio mostrandomi un foglio di richiesta d'asilo. Poi è venuto un altro tipo con lo stesso documento spiegandomi che aveva dato a qualcuno dei soldi per acquistare per lui un biglietto per Madrid, perché non parlava l'italiano, ma questo non era più tornato. Mi ha detto di avere un fratello lì a Milano ma non sono riuscita a capire il filo di tutta la faccenda. Non era solo il cattivo inglese, la narrazione era smozzicata, e non capivi se volesse inventarsi qualcosa o fosse completamente disorientato.
Sono passati alcuni rumeni a chiedere l'indirizzo di alcuni dormitori. Quando abbiamo proposto quello di Monza hanno detto di no, non vogliono allontanarsi da Milano, come se la cosa li spaventasse, come se fosse un posto troppo lontano.
A cena ho raccontato la giornata a mio marito. Ci siamo detti che probabilmente ce n'é tanta, molta più di quanto si pensi, di gente così, che vaga per l'Italia o per l'Europa, da un posto all'altro, da un dormitorio all'altro, da un centro psichiatrico, dove cercano di sbarazzarsene il più possibile, all'altro. Persone al di fuori da qualsiasi classificazione sociale, difficili da pensare.