partecipo al progetto

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ibridamenti.splinder.com

venerdì 5 ottobre 2007

sono da ibrid@menti

Sono reperibile qui, dove parlo di narrazioni personali, di scambio e circolazione di racconti che si snodano tra passato, presente e futuro, di sguardi e ascolti reciproci, di disegni delle vite delle persone, di inedite identità, dell'efficacia simbolica e poietica della parola (e dei segni), delle sue possibilità rivelatrici.

mercoledì 3 ottobre 2007

è nato ibrid@menti

Ho cominciato a scrivere in rete, dopo aver ignorato a lungo il fenomeno, mentre mio marito aveva già iniziato da tempo, attratta dai discorsi interessanti e creativi che vi si dispiegavano, dalla possibilità di conoscere persone ricche, appassionate e interessanti, con le quali intessere discorsi che rendevano la mia casa, dove lavoravo, un nodo di una rete estesa e articolata di relazioni. Per certi versi non è stato facile, perché mi sono trovata a dibattermi nei dilemmi della convivenza tra parti del mio Sé che normalmente erano separate dalla mia persona pubblica, quella di antropologa, e per la quale pensavo fosse giusto mantenere un certo livello di formalità, se così si può dire. Le negoziazioni tra i Self continuano, ma posso dire che il fatto di avere un blog mi ha permesso di integrare diversi aspetti del mio Sé. Poiché però non posso fare a meno, nel vivere, di osservarmi e di osservare, e di interpretare secondo le categorie e i filtri analitici che costituiscono parte integrante di me, ho sempre pensato che sarebbe stato bello poter raccontare gli aspetti ricchi, innovativi e profondi del mondo della comunicazione in rete. Saluto perciò con profonda contentezza la nascita di ibrid@menti, nato da un'idea di intelligenza connettiva e con la partecipazione di william nessuno, e che inaugura un dialogo collaborativo e creativo tra l'università, in questo caso la Cà Foscari di Venezia, e le persone che, mettendosi in rete, hanno assunto in prima persona la responsabilità delle loro prese di posizione, hanno messo in circolo sguardi sul mondo, condiviso le loro vite, espresso forme di creatività, rendendo il quotidiano di tutti più ricco. L'università si apre al mondo, divenendo permeabile. Tra i partecipanti al blog ci sono molte persone che conosco. Per una serie di strane coincidenze e di intenzioni, la nostra rete si è stretta intorno a ibrid@menti.Ma credo che il parere di tutte le persone con cui ho dialogato da quando ho aperto questo blog sarebbe prezioso, perciò le invito caldamente a farlo. L'immagine di Oeils murales, che a me piace tantissimo, è di Will. Con un augurio di un fruttuoso ibridamento a tutti, comunque accada.

martedì 2 ottobre 2007

in cui si parla di borhan


A me, per quei singolari meccanismi delle associazioni mentali, il nome Buràn mi rimanda a borhan, la prova che un wali, una sorta di santo musulmano, mediatore tra gli uomini e Dio, dà della sua forza, soprattutto in situazioni di crisi e conflitto, smuovendo quindi il tessuto delle leggi ordinarie. Buràn, giornale online dalla raffinata veste grafica che opera mediazioni tra vite e forme di creatività e di espressione in rete, è un po' una dimostrazione della forza della rete di dar vita a un intreccio di voci che brulicano incessantemente nel mondo, si trasmettono attraverso il tempo, lanciate, esposte dagli angoli più disparati. Buràn è un portale, una conurbazione che apre porte su flussi di coscienza, scritture disseminate, io narranti che non delegano più ad altri il compito di parlare per loro, di far cronaca da dietro un vetro e provvisti di pinze. Crocevia autobiografici in cui vediamo continuamente la Storia intrecciarsi con singole esistenze, afferrando la portata di questo movimento prima di ogni concettualizzazione teorica, parole vissute nella carne di corpi e di luoghi, di cangianti configurazioni spaziotemporali. E che in questo numero, dedicato al conflitto, ci mostrano attraverso occhi di altri come il conflitto, a livello politico, storico, individuale e interpersonale può essere vissuto, aiutandoci a tracciare un quadro di somiglianze e differenze inestricabilmente intrecciate. Buràn è un porto, un sito di sosta temporanea da cui avviare cammini di erranza seguendo le tracce di chi ha già tracciato un percorso, arrivando a destinazioni sconosciute, rendendole note, ricreando i discorsi in lingua italiana. E' una delle possibili strade che la logica del dono e dello scambio, dell'ascolto sensibile della voce dell'altro, del coinvolgimento immaginativo in vite altrui può prendere in rete. Che non è poi altro che una dimensione rivelatrice della ricchezza, complessità e stratificazione delle vite.

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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