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venerdì 12 ottobre 2007

'Aidkum mabrouk!!

In questi giorni ho trascritto delle interviste per una relazione in ritardissimo che devo consegnare. Tra cui quelle a B. e S., marito e moglie siriani, fatte circa ad un mese di distanza, durante e dopo il Ramadan. Si tratta di musulmani piuttosto ortodossi, lei porta lo hijab, frequentano quotidianamente o quasi la moschea, evitano di restare da soli con un non parente dello stesso sesso per paura che Shaitan si possa insinuare tra di loro. E' un matrimonio combinato, eppure quanta delicatezza, quanto rispetto da parte di B. per la moglie, per il suo livello culturale, per il fatto che vorrebbe che lei migliorasse l'italiano (non lo parla quasi) e si inserisse in società, perché per lui non è certo la cosa più importante che lei cucini e tenga pulita la casa. Mi commuovo per i sentimenti che queste due persone mi hanno consegnato, paure, speranze, conflitti, squarci di vita intima interiore e familiare. Poi riascolto la parte in cui B. mi racconta della sua attenzione per la vicina, che lavora sempre, con un fratello handicappato. E del fatto che le ha voluto fare un regalo a Natale, per quanto i loro rapporti siano quasi inesistenti. E però si rammarica che né lei, né nessuno gli abbiano fatto gli auguri dell'Aid. Questo mi ricorda che proprio in questi giorni (il potere delle coincidenze) dovrebbe essere l'Aid. Oggi in piscina mi dico che dovrebbe essere oggi o domani. E passando dal macellaio egiziano a comprare l'acqua glielo chiedo: "Quand'è l'Aid". "Oggi". "'Aid Mabrouk allora". "Ma tu conosci l'Aid allora, e il Ramadan e tutto?". "Sì, ho amici arabi, e poi ho passato il Ramadan due volte in Tunisia". "Grazie signora grazie". Me lo ripete sorridendo due volte, tutto contento, mentre esce apposta fuori dal bancone per salutarmi. Penso che magari chiamo A. e scrivo a M., per far loro gli auguri.
Avevo portato a casa di B. delle caramelle per la figlia, e B., quando ci siamo congedati, mi ha detto che non poteva lasciar partire un'ospite senza fare un dono, perché in Siria si fa così. Mi ha dato un portapenne con un disegno simile a quelli tradizionali su ceramiche e stucchi, con su la scritta di Aleppo, la sua città, che è sulla mia scrivania, e sei bicchieri con il bordo d'oro, che serbo ancora. ('Aid el Fitr (ftur, pasto, la rottura del digiuno)o Sghrir, piccolo, è la festa che chiude il Ramadan, in cui si danno elemosine e si offrono pasti ai poveri, si comprano montoni da sacrificare e distribuire, ci si scambia regali e si comprano i vestiti nuovi per i bambini).
postilla: mi si dice che in Egitto l'Aid si festeggia domani. Insomma, c'è ancora tempo per fare gli auguri.

domenica 7 ottobre 2007

t'amo mia vita, la mia cara vita



Dolcemente mi dice, e'n questa sola
Sì soave parola
Par che trasformi lietamente il core,
Per farmene signore.
O voce di dolcezza, e di diletto, Prendila tosto Amore:
stampala nel mio petto.
Spiri solo per lei l'anima mia,
T'amo mia vita, la mia vita sia.

(Luzzasco Luzzaschi (1547/1607), Concerto delle Dame di Ferrara, madrigali a uno, due e tre soprani, harmonia mundi)

ps: se qualcuno mi aiuta a metter su i files musicali gli do un premio. che io, delle spiegazioni datemi a suo tempo, non ci ho capito niente.

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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