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venerdì 23 febbraio 2007

E lucevan le stelle


La definizione canonica di serendipity è "trovare qualcosa mentre si cerca qualcos'altro". In realtà credo che il termine si possa estendere al trovar qualcosa quando non si sta cercando niente di particolare, semplicemente perché si è sempre in cerca di qualcosa, intenzionati o predisposti verso qualcosa, perché l'occhio o altri sensi sono pronti a cogliere e selezionare nel mare di ciò che può essere poco o punto significante qualcosa che per il soggetto ha invece significato. E' una sorta di flanerie insomma, un vagabondaggio vigile. Questo per dire che la cosa più bella nella quale mi sia imbattuta alla Fiera del Libro di Torino dello scorso anno è una musica, quella di Languir me fault (anche se rischio di fare un torto ad Adrienne Rich e Nasòs Vàghenas). Che ho acquistato (il disco ma anche i libri di poesia Crocetti, in squisita carta avorio rigata) in un turbine di esclamazioni estasiate al rappresentante della casa discografica marchigiana E lucevan le stelle. Che ha fatto rivivere una tecnica peculiarmente marchigiana, quella del cantar lontano, cercando di ricreare le condizioni sonore di un coro i cui componenti cantavano a distanze specfiche in apposite cantorie predisposte nelle chiese, creando un effetto sublime all'ascolto. Ho languito per quasi un anno alla ricerca vana di questi bellissimi dischi, ma ora si possono comprare sul sito, scaricandoseli anche in formato mp3. E' possibile scaricarsi gratuitamente alcuni brani del Festival del cantar lontano insieme alle spiegazioni del maestro Mencoboni. E si può, o meraviglia, ascoltare o scaricarsi la voce del mio attore preferito, Toni Servillo, mentre racconta la vita di Diego Ortiz, maestro di cappella regia presso il vicerè spagnolo a Napoli, di cui esce ora questo magnifico Ad Vesperas, pubblicato da un'etichetta francese (lo dico io che i francesi sono superiori), Alpha. E pour en finir, domani ci sarà un live-blogging in collegamento dal Bit di alcuni piccoli concerti del Cantar Lontano. Io resterò attaccata al computer, anche perché tanto per fare qualcosa di diverso lavoro il fine settimana. E appena sono a piede libero vado da Fnac, che sospetto essere l'unico negozio in possesso di questa perla, per acquistare il disco ed estasiarmi ascoltandolo sino allo sfinimento.

martedì 20 febbraio 2007

cultura materiale #2

Mi piace fotografare i panni stesi ad asciugare, ricchi indici di abitudini vestimentarie e culturali, tra eredità tradizionali e influenza occidentale, ma anche di concezioni e usi del corpo. Mi piace la tecnica dello stendere i panni, una semplice corda tra un finestrino e la parete, che crea nella medina di Mahdiya tanti quadri variopinti e diversi che si stagliano sul bianco accecante delle pareti. Ho una strana passione per i contatori, ognuno dei quali mi sembra fornisca un'impronta identitaria alla casa o all'edificio cui appartiene.

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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