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domenica 17 giugno 2007

Post col(l)/azione

(musiqa: Abdullah Ibrahim, Ishmael, che se l'orecchio non m'inganna sono le prime surate del Corano; pro/post/a alternativa: Breakfast in America, Supertramp;
il poetico disegno della napoletana del poetico designer napoletano Riccardo Dalisi è un gentile omaggio della Dott.ssa Spalluzza; e statevi bene).

19 commenti:

Anonimo ha detto...

il pianista Dollar Brand?bella questa foto rossi tono su tono! e la napoletana!
Avrei anche la soluzione del rebus,ma te la risparmio.
Ciao! D

Anonimo ha detto...

B. ciao, mi scollo dal picci sennò divento un'ameba.Buon lavoro buon tutto a presto! :| :0 :) :D

barbara68 ha detto...

beato te che puoi io oramai sono una creatura del mio pc ciao ;)

Anonimo ha detto...

Ohhhh! Ma... ma Barbara... Barbara! Barbaraaaa! I miei complimenti... e la foto è pure bellissima, hai disposto gli oggetti in maniera molto indovinata... (ma quella che vedo è una caffettiera napoletana, o sbaglio?) Un abbraccio, Oyrad :-)

barbara68 ha detto...

oyrad, ho fatto qualche esercitazione mattutina. La napoletana per me é come il kauwa auwa per gli aborigeni a parte che fa in migliore caffé del mondo, sospiro per quella dalisiana.
Ti ho fotografato anche il brunch e appena ho un po' di tempo per imparare a inserire le foto nei commenti te lo recapito a domicilio
bisou e grazie!!!! :)))

Anonimo ha detto...

ottimo questo the... quasi quando il the End!

Anonimo ha detto...

io odioooooooooooo fare break fast- un caffè al micro onde al massimo!!
ot
certo che non sono arrabiato amour:-))
mi sembrava strano che te gesrivi i commenti della cugina MEL tutto qui
mica mi hai preso per un ORCO ? :)IO sono un anime extrema/mente sensibile
morning coffe miao kiss

Anonimo ha detto...

A me piace la paperetta che legge tranquilla tranquilla la confezione...

Buona settimana!

barbara68 ha detto...

zop, sì in effetti ho degli ottimi the bancha e gemaicha per le degustazioni ospiti. FOrse mi stai suggerendo i Doors come colonna sonora?;)

lefty, ho chiesto il permesso a mel perché so che tu sui refusi sei molto severo. a proposito la sposa del tuo ultimo post è BELLISSIMA :))))
miao, graf, purrrrr smac pciù

mirco, le apparenze ingannano, avresti dovuto vedere la papera come si buttava a pesce sui pancakes ;)

Anonimo ha detto...

Ma... se non è troppo lungo da spiegare... che differenza c'è (a parte l'aspetto, che lo vedo nella foto) tra una caffettiera napoletana e una "normale"? Io non sapevo neanche che esistesse quella caffettiera eppure mi piace tanto il caffè!

barbara68 ha detto...

Ilaria, cerco di spiegartelo anche se non sono un'esperta. Con la moka il caffé viene spinto velocemente in se e un po' tostato. Con la napoletana l'acqua si fa bollire, poi si rovescia la caffettiera e l'acqua cola lentamente attraverso il caffè, che ha un sapore più intenso, più forte e meno bruciacchiato.
E' un caffè per gente che ha tempo a disposizione, ci vogliono più di dieci minuti per prepararlo. Quando passi da milano te lo offro :))

Anonimo ha detto...

Grazie :-)

Anonimo ha detto...

si. la diffrenza è tutta nella lentezza dell'estrazione. alla fine il caffè alla napoletana è più lungo, ma più aromatico e forte. difficilmente sa di bruciato. non è mai amaro.
comunque anche quello alla turca si difende.
spalluzza

barbara68 ha detto...

spalluzza, grazie per la sintetica ed efficace sintesi. anche io sono diventata un'aficionada del caffé alla turca. baci ;)

Anonimo ha detto...

comunque....per dalisi guarderei la mail. purtroppo con il mac non riesco ad aggiungere immagini a questo blog. con il pc mi si apre una finestra che sembra renderlo possibile.
spalluzza

Anonimo ha detto...

...più che una precisazione sul caffè era un elogio della lentezza...
spalluzza

barbara68 ha detto...

però questa E' una precisazione ;)

Anonimo ha detto...

la pinocchiera deperiana!!!!
ma quando l'hai messa?Bellissima!Voto:11

barbara68 ha detto...

sai sono inserita in una società rituale napoletana che fa uso di strani feticci... io darei anche un dodici e lode..... :))))))

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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