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lunedì 14 maggio 2007

Torino #1. Bloggers nella carta del mondo








Les gens d'abord. Questa fiera torinese ha costituito una occasione di incontro per persone che avevano conversato e conversano in Internet e che non si erano talora mai incontrate e che perlopiù si immaginavano diverse da com'erano. Fainberg, ad esempio, io me la immaginavo riccioluta e castana ramata, mentre lei ha i capelli fini fini e tirati indietro, lei mi immaginava bionda. Scrivana me la pensavo più minuta, e ha delle gambe lunghe e sottili. Gian Paolo Serino, instancabile recensore di Satisfiction, me lo figuravo esattamente com'é, per la foto sul sito anche perché l'avevo già incontrato. Flounder, invece, era sicura di avermi incontrata all'Orientale nonostante la ventina di anni passata da allora, e anche la sua mi sembrava una faccia conosciuta. Ho conosciuto William Nessuno regista badrillaurdiano, salutato Adriano Barone, tenutario di un blog fumettistico (ma tanto lui me lo sorbisco già a Milano), rivisto la sulfurea LaMaisa conconsorte, scambiato quattro chiacchiere con Roberto Tossani che dice che la gente meglio litigarci a distanza che da vicino è ancora più fastidiosa con i suoi corpi e odori, ascoltato Giovanni Choukhadarian, critico ipercritico, che mi manda in sollucchero quando legge poesie, che in questo caso erano di Josephine Pace, fresca e aulente poetessa siciliana in boccio, conosciuto Pole Position e Zaritmac che pure loro abitano Milano se ben mi sovvengo, conversato con Alessandra Galetta, prima autrice ad essere pubblicata da Untitl.ed, sull'esigenza di narrare l'esperienza migratoria e le storie di persone ai margini. Molti altri non li ho hélas incontrati perché ero troppo pigra per andare al Litcamp, mentre Nadezhda l'avevo vista a Milano prima di partire. Sfondo di molte di queste conversazioni interbloggheristiche, caratterizzate dal piacere di concretare in carne gli interlocutori di lunghi periodi, e da modalità dirette e confidenziali e prossime di incontro, lo stand di Untitl.ed, crocevia di incontri chiacchierate scambi, caratterizzato tra l'altro da notevole senso estetico e dal fil rouge coloristico, in senso letterale. Convinti supporters della creatura di questo trio di intrepide donne (mancava ancora lei), ci siamo armati tutti di badge Untitl.ed ed io ho deciso di propormi come ragazza-copertina visto che ero vestita in tema. Peccato non aver fotografato il delizioso abbigliamento in abbinamento rosso-ciliegia di Flounder che ho perso di vista nel vaievieni generale. Et enfin, tout se teint...
post post scriptum: un ringraziamento a Giovanni e ad Andrea Cortellessa per avermi aiutata a trovare in traduzione un termine che mi sfuggiva: lallazione.
secondo post al post: in ricordo del nostro incontro, ho regalato alla consorella nella gourmandise Fainberg uno dei portaceneri di cui ho fatto incetta al Meridien. Sopra vi è scritto "Always laugh when you can. It's a cheap medicine". Con un brindisi di rosso spumeggiante liquido questo è l'augurio che rivolgo a tutti i viandanti.e poi, di più... (espressione estorta a g.c.)

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Barbara ciao!hai incontrato anche tu dei Randolfi?E' una storia che mi ha colpito molto. :)

D.

barbara68 ha detto...

sì guarda D., era pieno di Randolfi dappertutto, ma essi esistono come personaggi trovati da un autore :-))

Alessandra ha detto...

ma ciao;-) io sono tornata poco fa. Qui in casa temevano che non tornassi, anzi che non volessi tornare;-)

barbara68 ha detto...

Alessandra alla prossima e per ora connesse da virtuali e virtuosi legami, verrò a leggerti :-))

Anonimo ha detto...

Lallazione... è un termine che ogni volta che mi serve non mi viene mai in mente... poi di solito mi ricordo che è una voce onomatopeica e allora ci arrivo...

Buona settimana reale e virtuale!!!

barbara68 ha detto...

acc mirco pure tu ti svegli con le galline? una buona settimana anche a te!! :))

Anonimo ha detto...

sembra che sia stata una bella esperienza!

Anonimo ha detto...

Oh no, che peccato, ci si poteva cercare alla fiera! (Al LitCamp abbiamo chiesto di te, naturalmente senza successo)

barbara68 ha detto...

nad, stressante ma piena di calore umano.

stf, siete stati carinissimi, mannaggia, ci organizzeremo meglio la prossima volta.

Anonimo ha detto...

"Always laugh when you can. It's a cheap medicine"
:-)

Yzma

barbara68 ha detto...

senza perdere la leggerezza, Yzma :-)

Anonimo ha detto...

ehm, non mancavo, no. semplicemente ero nascosta tra la folla :)

p.s. (che sta per: sottovoce) aggiorna il mio link

caracaterina

barbara68 ha detto...

intendevo dire che mancava il tuo link, provvedo immantinenti ad aggiornarlo :-)

Anonimo ha detto...

eh ma in che senso + minuta?
:((

scrivana

Fainberg ha detto...

Bellissime foto, soprattutto quella di Giovanni e Anna Pinotto :)
Io sto aspettando di riavere la connessione in casa per scrivere di Torino. E' stata una bellissima esperienza, soprattutto da un punto di vista umano. In questo senso, conoscerti ha contribuito non poco. In più mi ritrovo tra le mani l'oggetto più cool dell'anno, davvero non posso lamentarmi :)

PS: OX se ne stava attaccato alla mia borsa. Lui verde acido, la mia borsa di un azzurro marcato: la coppia più improbabile di Torino. Dopo g. e a., ovviamente.

barbara68 ha detto...

scrivana, ti pensavo più piccola di statura e invece eri svettante!! :-))

Fainberg, sì, lo so che sono un caso umano o umanitario, eh eh eh... comunque potevi presentarmi Ox...
g e a sono proprio tenerelli in quella foto eh? un paio sono proprio patinate, diciamolo, basta cliccare per scaricarsele, sono caricate in alta risoluzione. aspetto di leggerti, ciao e speriamo ci sia presto una prossima volta :-))

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
  • Violent femmes, Violent femmes (purissima goduria)
  • Zebda, Essence ordinaire

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