oh come vorrei...
Mi piacerebbe parlare dell'ultimo romanzo di Rick Moody, The Diviners. I rabdomanti, che mi sta piacendo tantissimo. Ma tra un manoscritto da schedare, un'intervista da preparare e alcuni libri sulla relazione medico-paziente che mi terranno compagnia per un paio di settimane, sto andando avanti al ritmo di un capitolo al giorno, e sono ancora a metà dell'opera, dopo aver fatto una lettura rapida, per assaporarlo mot-à-mot. Una sommaria idea ce la si può fare leggendo qui.
Per il resto, che dire? Moody, che qui per me è alla sua opera più matura, è abilissimo ventriloquo, capace di creare il linguaggio dei personaggi più disparati. In più, crea un effetto surreale utilizzando diversi stili formali, ad esempio il linguaggio dell'analisi linguistica, della fisica, quello dello yoga etc., per parlare di tutt'altro. A me che sono affascinata dall'osservazione dei Mc Donald's, le parti che piacciono di più sono le lunghissime disquisizioni sui donuts.
5 commenti:
vedo che siamo più o meno colleghe...
Non ho letto questo romanzo, ma The Namesake in inglese a suo tempo mi è piaciuto molto.
Buon lavoro e buona lettura!
anche io voglio leggere The namesake,
ma prima devo "eliminare" East into upper East, una raccolta di racconti di Ruth Prawer Jhabvala che attende da un anno...
Buon letturlavoro anche a te... :-)
bah,a volte scrivo le cose di getto, però suona bene. thanks!!! :-)
Non conosco l'autore...
Forse quest'estate
Intanto me lo segno...
ciao!!!
grazie per la fiducia. credo potrebbe piacerti, ciao :-)
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