'Aidkum mabrouk!!
In questi giorni ho trascritto delle interviste per una relazione in ritardissimo che devo consegnare. Tra cui quelle a B. e S., marito e moglie siriani, fatte circa ad un mese di distanza, durante e dopo il Ramadan. Si tratta di musulmani piuttosto ortodossi, lei porta lo hijab, frequentano quotidianamente o quasi la moschea, evitano di restare da soli con un non parente dello stesso sesso per paura che Shaitan si possa insinuare tra di loro. E' un matrimonio combinato, eppure quanta delicatezza, quanto rispetto da parte di B. per la moglie, per il suo livello culturale, per il fatto che vorrebbe che lei migliorasse l'italiano (non lo parla quasi) e si inserisse in società, perché per lui non è certo la cosa più importante che lei cucini e tenga pulita la casa. Mi commuovo per i sentimenti che queste due persone mi hanno consegnato, paure, speranze, conflitti, squarci di vita intima interiore e familiare. Poi riascolto la parte in cui B. mi racconta della sua attenzione per la vicina, che lavora sempre, con un fratello handicappato. E del fatto che le ha voluto fare un regalo a Natale, per quanto i loro rapporti siano quasi inesistenti. E però si rammarica che né lei, né nessuno gli abbiano fatto gli auguri dell'Aid. Questo mi ricorda che proprio in questi giorni (il potere delle coincidenze) dovrebbe essere l'Aid. Oggi in piscina mi dico che dovrebbe essere oggi o domani. E passando dal macellaio egiziano a comprare l'acqua glielo chiedo: "Quand'è l'Aid". "Oggi". "'Aid Mabrouk allora". "Ma tu conosci l'Aid allora, e il Ramadan e tutto?". "Sì, ho amici arabi, e poi ho passato il Ramadan due volte in Tunisia". "Grazie signora grazie". Me lo ripete sorridendo due volte, tutto contento, mentre esce apposta fuori dal bancone per salutarmi. Penso che magari chiamo A. e scrivo a M., per far loro gli auguri.
Avevo portato a casa di B. delle caramelle per la figlia, e B., quando ci siamo congedati, mi ha detto che non poteva lasciar partire un'ospite senza fare un dono, perché in Siria si fa così. Mi ha dato un portapenne con un disegno simile a quelli tradizionali su ceramiche e stucchi, con su la scritta di Aleppo, la sua città, che è sulla mia scrivania, e sei bicchieri con il bordo d'oro, che serbo ancora. ('Aid el Fitr (ftur, pasto, la rottura del digiuno)o Sghrir, piccolo, è la festa che chiude il Ramadan, in cui si danno elemosine e si offrono pasti ai poveri, si comprano montoni da sacrificare e distribuire, ci si scambia regali e si comprano i vestiti nuovi per i bambini).
postilla: mi si dice che in Egitto l'Aid si festeggia domani. Insomma, c'è ancora tempo per fare gli auguri.
17 commenti:
Io, per lavoro, in passato, ho spesso avuto a che fare con arabi, e devo dire che sono... particolari. Magari, se riusciamo a vederci il prossimo weekend, me ne racconterai un po? ;-)
Per quanto riguarda la sistemazione, provo ad organizzarmi, altrimenti il divano va benissimo, anzi grazie!!! :-)
manno, semmai sarai tu a raccontarmi.
allora attendo tue? fammi sapere. Il divano è piuttosto comodo perfortuna! :)
Che bello, non sapevo niente dell'Aid. Se incontrerò qualcuno dei musulmani che "conosco" (tra virgolette perché si tratta di conoscenze superficiali, tipo negozianti con cui c'è quel minimo rapporto di affabilità) gli farò gli auguri. Credo che faccia piacere, quando ci si trova in un paese diverso, con usanze diverse. Cioè, a me farebbe piacere. Chi è Shaitan? Una specie di "diavoletto"?
Ilaria, ne saranno contenti. E dopo ti guarderanno con occhi diversi. Shaitan credo sia proprio il diavolo in persona....
Shaitan è citato nella Bibbia come il consigliere preferito. Era quello che, parlando con la mente, sfidava la volontà del Dio mettendolo di fronte alla "povertà spirituale" degli umani. Shaitan incontrò Gesù nel deserto, e fu lui a dirgli: Riempili d'oro e diverrai Re, scendi dalla Croce e ti osanneranno per sempre, armali e vinceranno la guerra per te..... Era una visione realistica del popolo e del loro credo, ma ai preti (non sono molto cattolica) ha fatto comodo farlo diventare Shaitan - Satan - Satana il tentatore..... In realtà era un "Consigliere", il più astuto, lo "specchio" in cui ci si riflette, la destra che nello specchio diventa sinistra, i buoni propositi e la "reale" volontà che li muove.... :)
Non conosco persone arabe, e quelle di cui sento parlare nella mia città posacenere sono solo la feccia che probabilmente ingiustizia a un popolo. Sento comunque di essere stata privata di una opportunità in questo, l'opportunità di crescere confrontandomi :-)
Un bacio, Willa
la feccia che probabilmente "rende" ingiustizia
:)
ciao,
Willa, fantastico, grazie per il magnifico contributo. A conoscere le persone da vicino spesso è una incredibile rivelazione, un bacio!
Ringrazio anch'io per il contributo! Eì vero: Shaitan - Satan... Conosco bene quel brano della Bibbia ovviamente ma non ci avevo fatto caso.
(Ho fatto gli auguri, un po' imbarazzata, e sono stati bene accolti!)
che effetto ti ha fatto Ilaria? Io invece ieri ho fatto gli auguri agli egiziani del panificio dove sono andata a farmi un panino, poi mi son chiesta, ma visti tutti quei salumi, vuoi vedere che magari sono copti????
Eh eh! Chissà! ;-)
Comunque a me ha fatto un bell'effetto, perché sono andata in un minimarket gestito da egiziani, dove vado ogni tanto perché è in zona universitaria (quindi mi conoscono di vista e "di sorriso") e, benché sia un po' timida, al momento di pagare ho fatto i miei auguri (a questo punto ci tenevo!)... e i due negozianti sono rimasti prima un attimo sorpresi, poi molto felici mi hanno ringraziato e chiesto come mai lo sapevo e così abbiamo parlato un po'... mi son sentita bene e il risultato è che ora frequenterò più spesso quel negozietto. Perciò, grazie a te Barbara per questo bel momento :-)
ma figurati Ilaria, a volte anche per me è un po' faticoso tirar fuori tre parole di bocca. ma per gettare un ponte con gli altri a volta basta poco, non trovi? :)
Grazie per avermelo ricordato (anche se ti ho letto in ritardo e mal me ne ha incolto... A proposito, quello Sh-aitan mi ha sempre ricordato qualcuno ;o)
è vero, aitan, ti sei perso le offerte di dolcetti.
e quindi, meglio non restare con te nella stessa stanza, ah ah ah ah ah :)
"Grazie signora grazie". Me lo ripete sorridendo due volte, tutto contento, mentre esce apposta fuori dal bancone per salutarmi.
:-)
anche tu hai molta delicatezza con le persone
baci e buona settimana
Yzma :)
Yzma, mi sforzo, a volte basta poco per perdere la bellezza di un incontro. tu tutto bene? spero di sì, baci.
Bella la cosa del portapenne.
sì chris, ci sono molto affezionata.
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