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mercoledì 18 aprile 2007

meteoriti


Ieri si è presentato allo sportello un tipo che cercava da dormire, e ci ha mostrato un foglio di dimissione dal centro psichiatrico di Lecco. Era classificato come ritardato mentale. Si riferiva che era aggressivo ma che con il Serenase diventava "trattabile". Lo dichiaravano consenziente al rilascio e concludevano che visto il suo "nomadismo" una terapia non era praticabile. Quest'uomo diceva di non aver dormito, se l'era fatta addosso, bisognava cercargli dei vestiti. Ma lui diceva di non essere capace di muoversi da solo, cercava di dare la mano ad uno degli operatori, aggrediva me e l'assistente sociale dcendo che era colpa nostra. Si picchiava in testa, diceva di volersi ammazzare, ad un certo punto ha cominciato a picchiare forte contro il vetro, poi a spogliarsi. Il mio collega è riuscito a tranquillizzarlo, poi l'ha accompagnato lui in qualche centro psichiatrico. Quando è andato via. M. ha indossato dei guanti e pulito tutto il vetro con l'alcool.
Si è scoperto che questa persona è un ex ferroviere, che vaga gratis per l'Italia con la sua tessera ferroviaria, passando da un centro psichiatrico a un dormitorio e così via, pur avendo una madre da qualche parte.
Poi è venuto un maghrebino per telefonare ad un centro di analisi, continuando a consultare un mucchio di carte che si era portato appresso, ad aprirle, chiuderle, sfogliarle, impilarle, piegarle e spiegarle nuovamente, e continuando a ripetere come un disco rotto che non aveva potuto fare un esame perché era ancora infiammato.
E' venuto un tipo a chiedermi un indirizzo di un dormitorio mostrandomi un foglio di richiesta d'asilo. Poi è venuto un altro tipo con lo stesso documento spiegandomi che aveva dato a qualcuno dei soldi per acquistare per lui un biglietto per Madrid, perché non parlava l'italiano, ma questo non era più tornato. Mi ha detto di avere un fratello lì a Milano ma non sono riuscita a capire il filo di tutta la faccenda. Non era solo il cattivo inglese, la narrazione era smozzicata, e non capivi se volesse inventarsi qualcosa o fosse completamente disorientato.
Sono passati alcuni rumeni a chiedere l'indirizzo di alcuni dormitori. Quando abbiamo proposto quello di Monza hanno detto di no, non vogliono allontanarsi da Milano, come se la cosa li spaventasse, come se fosse un posto troppo lontano.
A cena ho raccontato la giornata a mio marito. Ci siamo detti che probabilmente ce n'é tanta, molta più di quanto si pensi, di gente così, che vaga per l'Italia o per l'Europa, da un posto all'altro, da un dormitorio all'altro, da un centro psichiatrico, dove cercano di sbarazzarsene il più possibile, all'altro. Persone al di fuori da qualsiasi classificazione sociale, difficili da pensare.

22 commenti:

Anonimo ha detto...

e pure oggi non ci siamo fatti mancare la dose di quotidiana tristezza. grazie eh :-)

barbara68 ha detto...

dose? quotidiana? tristezza? non so, scrivo quello che mi passa per la mente, che mi colpisce, quando mi va di scrivere. a cosa corrisponde una dose di tristezza? e poi, cos'é la tristezza? :-)

barbara68 ha detto...

insomma, trovo difficile definire le cose :-)

Anonimo ha detto...

A me pare comunque una buona cosa che dietro quello sportello ci sia una persona come te, con la tua sensibilità. Da lettrice son "contenta" che tu voglia raccontare di questa tua nuova esperienza sul blog, certo è che stai facendo un lavoro difficile da lasciarsi alle spalle una volta uscita dall'ufficio.
Ma avanti così.

barbara68 ha detto...

grazie fain, ma veramente, non faccio niente di speciale, mi mettete in imbarazzo... :-)

Anonimo ha detto...

secondo me è speciale perché non ci riuscirei, come non riuscirei a fare da infermiera o volontaria al 118. Non reggo nemmeno i telegiornali.
So solo supportare psicologicamente e cercare di capire il diverso.
Buon lavoro!

Anonimo ha detto...

cmq scherzi a parte è naturale col lavoro che fai che le esperienze del giorni ti rimangano dentro.

Anonimo ha detto...

Alcuni anni fa a Trieste si è tenuto un convegno di psichiatri dal titolo significativo:
"Da vicino nessuno è normale"

ciao!!!!

barbara68 ha detto...

nad, neanche io pensavo che avrei mai fatto una cosa del genere, ma mi son trovata e poi il tutto diventa meno impensabile, anzi ti chiedi come hai potuto non farlo prima.

mirco, per me il disagio psicologico è solo una delle modalità dell'essere nel mondo. Il problema è che si tratta di gente che soffre, ha bisogno di affetto e viene lasciata a se stessa.

antonio, sì che te le porti fuori quelle cose, provi rabbia, impotenza e vorresti tanto fare qualcosa perché la gente ti viene a piangere davanti non avendo un posto dove dormire. gente piena di dignità, il cui massimo obiettivo è un lavoro, un posto letto, ridotta a livelli di sopravvivenza.

Anonimo ha detto...

stamattina c'era una famiglia intera papà, mamma e due bambini che chiedevano l'elemosina, erano zingari, poi un numero infinito di giovani negri anche loro ad elemosinare, vabbè mo mi narcotizzo col GF

Anonimo ha detto...

certo è un lavoro tosto il tuo. mi chiedo come starei al tuo posto. comunque, in bocca al lupo

Anonimo ha detto...

grazie, per la testimonianza che è nel post e per questo commento: "per me il disagio psicologico è solo una delle modalità dell'essere nel mondo. Il problema è che si tratta di gente che soffre, ha bisogno di affetto e viene lasciata a se stessa".
Ho avuto a che fare, in passato, con gli ospedali psichiatrici giudiziari, e lì c'è davvero gente che soffre e che più di tutto sembra essere stata dimenticata dentro, anche dopo la fine della pena

barbara68 ha detto...

dido, io mi narcotizzo a patatine

kat, grazie, ma ti assicuro che dopo un po' diventa "normale"

francesco, sì, di questi tipi di sofferenza è pieno il mondo, per quanto sembri banale dirlo...

Anonimo ha detto...

Io direi storie di vita che bisogna conoscere e far conoscere. Grazie per la tua sensibilità il mondo ne ha bisogno, Ciao Giulia

Anonimo ha detto...

credo che la durezza della vita di alcune persone quando è così palpabile muova le nostre risorse migliori
baci per il tuo lavoro così impegnativo e buon week end
Yzma

Anonimo ha detto...

trovo anch'io molto significativa la tua testimonianza, ed ancor più significativa perché rilasciata così, senza enfasi

barbara68 ha detto...

giulia non voglio sentirmi protagonista di nulla. il mondo è pieno di persone migliori di me. e non vorrei correre il rischio che ci si si infatui delle storie (mi riferisco a me, ci sto riflettendo)

Yz, più che altro ti viene voglie di mobilitare risorse a favore di queste persone.
il weekend è stato purtroppo "contariato" dal fatto che mi hanno staccato l'adsl e non so quando me lo rimettono (censura...) baci cmq

Anonimo ha detto...

aitan grazie, scusa per il ritardo nella risposta, ma sono sconnessa da casa e affaccendata. sì, la cosa peggiore sarebbe dare enfasi a queste storie, dove i nudi dati parlano.

Anonimo ha detto...

sono b, non mi accettano l'account....

Anonimo ha detto...

Buon 25 aprile... anche a te!!!!

Anonimo ha detto...

un buon 25 aprile di solidarietà e liberazione per tutti....
spalluzza

barbara68 ha detto...

ho dato un calcione finale all'erc, che bello...
un buon 25 a tutti i passanti, in libera-mente :-)

film à ne pas rater

  • Come l'ombra, Marina Spada
  • el-Jenna alan, Paradise now, Hany Abu-Assad
  • Il segreto di Esma, Jasmila Zbanic
  • Inland Empire, David Lynch
  • La vita segreta delle parole, Isabelle Coixet
  • Mille miglia lontano, Zhang Ymou
  • Rosetta, Jean-Pierre e Luc Dardenne

letture

  • Amitav Ghosh, circostanze incendiarie, Neri Pozza
  • Aminatta Forna, Le pietre degli avi, Feltrinelli
  • Studio Azzurro. Videoambienti, ambienti sensibili
  • Rick Moody, I rabdomanti, Bompiani
  • Claire Castillon, Veleno, Bompiani
  • Werewere Liking, La memoria amputata, BCD editore
  • Antonio Pascale, La manutenzione degli affetti, Einaudi
  • Simon Ings, Il peso dei numeri, Il Saggiatore

ascolti dalla a alla zebda

  • Aida Nadeem, Out of Baghdad
  • Alessandro Scarlatti, Giovanni Bononcini, "Andate, o miei sospiri"
  • Amine e Hamza M'Rahi, Asfar
  • David Sylvian, Nine horses
  • David Sylvian, tutto
  • Diego Ortiz, Ad Vesperas, Cantar Lontano
  • Domenico Gabrielli, Opera completa per violoncello
  • Emanuela Galli, Gabriele Palomba, Franco Pavan, Languir me fault
  • Eric Truffaz, Mounir Trudi, Face-à-face
  • François Couperin, Leçons de Ténèbres
  • Gianmaria Testa, Extra-muros
  • Henry Purcell, Fantazias, Rose Consort of viols
  • Hildegard von Bingen, Canti estatici
  • J.S. Bach, Soprano Cantatas, Cappella Istropolitana
  • Japan, tutto
  • Marc Antoine Charpentier, Salve Regina
  • Marin Marais, Pièces à deux violes 1686
  • Mario Biondi (essì, Mario Biondi)
  • Paolo Conte, Elegia
  • Ray Lema, Mizila
  • Rose consort of viols, Elizabethan songs and consort music
  • Sonia M'Barek, Tawchih
  • Vengeance du rap tunisien
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  • Zebda, Essence ordinaire

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